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venerdì 10 aprile 2015


Recinzione terza in parti due

-...per questa ragione e per quello che ti ho detto prima, quando qualcuno parla di "forza centrifuga" mi viene un po' da sorridere. 
-...
-Ehi, ma mi stai ascoltando?
-...Cosa? Scusa, ero distratta...
-Quindi non hai ascoltato niente di quello che ti ho detto?
-Ma no! Ti ascoltavo davvero... Fino ad un certo punto almeno...
-E fino a che punto, di grazia?
-Il punto preciso non lo so, però è stato un po' prima che mi ricordassi che Sabato alle 10.15 ho un appuntamanto dalla parrucchiera.
-Ok, ma oggi è Lunedì e le parrucchiere sono chiuse... 
-Peccato...
-Va bene, ma ti ricordi qualcosa di quello che ho detto?
-Mi hai detto "Ciao"...
-Ma quello è stato due ore fa!
-Mi ha anche detto che avevo delle belle scarpe...
-Quello è stato il mese scorso!
-Che pignolo che sei!
-Ma non è pignoleria, è che non sei tanto carina a non ascoltare la gente che ti parla...
-Ora che c'entra il mio aspetto fisico?
-Aspetto fisico?
-Va bene, lo so che ho la pelle un po' secca, ma è Primavera e c'è vento, quindi è normale: me lo ha detto anche l'estetista. Mi do la crema due volte al giorno sai? Credi forse che io faccia apposta ad avere queste screpolature?
-Ma non dicevo carina in quel senso...!
-Vuoi criticare qualcos'altro in me? Dài, spara pure a zero!
-Ma ti ho detto che non parlavo del tuo aspetto esteriore!
-Cioè, quindi tu mi stai dicendo che sono brutta dentro...
-No, ma che stai dicendo?
-Lo vedi allora che non mi ascolti!
-Ma sì che ti sto ascoltando invece, e ti rispondo anche!
-Non è vero! Tu mugugni solamente, al massimo mi dici "Sì, sì...", ma in realtà non te ne frega niente di quello che dico!
-Ma cosa dici?
-Lo vedi che non mi stai ascoltando?!
-Ma sì che ti ascolto! E se qualche volta ti sembra che non lo faccia è solo perché magari non capisco tanto bene quello che dici...
-Non è vero! Tu, mentre io ti racconto delle mie giornate, pensi solo ai fatti tuoi... Se ti avessi mai chiesto la tua opinione, sono certa che non avresti neppure saputo cosa rispondere!
-Ma tu non mi hai mai chiesto la mia opinione...!
-Se anche te l'avessi chiesta, tu non te ne saresti neppure accorto!
-Ma non è vero! Che dici?
-Lo vedi che mi stai ignorando ancora?
-Ma se ti sto parlando da due ore... Cosa vuol dire per te "ignorare"?
-Vuol dire fare come fai tu con me quando fai le cose che fai!
-Ma che risposta è? Questo non significa "ignorare", questo significa "vivere"!
-E quale sarebbe la differenza tra le due cose?
-Ok, hai ragione: non c'è nessuna differenza…

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 -Parla, ti sto ascoltando…
-Se mi stai ascoltando, che bisogno hai di dirlo?
-E’ per sottolineare la mia disposizione tutto-orecchi
-E secondo te ce n’era bisogno; vuol dire dunque che le altre volte non mi ascolti?
-Ma certo, ti ascolto sempre, è un modo di dire, insomma…
-Insomma, sei sicuro che vuoi sapere ciò che ho da dire? Sicuro sicuro?
-Pensi che non saperlo cambierebbe qualcosa?
-Piuttosto lascerebbe zone di silenzio, ecco…
-Possono essere gradevoli, certe zone di silenzio...
-Aggiungi “lo sappiamo bene io e te” e non potrai sapere quello che ho da dire!
-Non stavo per aggiungere niente…
-Però mi guardi con occhi che dicono proprio che siamo complici e..
-E il mio tutto-orecchie non basta a dire che ci metto solo e soltanto le orecchie?
-Mmm...Non intendevi questo con “tutto-orecchi” prima…
- Prima era prima, ora mi sento un po’ stropicciato, ma sono tutto-orecchi, cosa c’è che non va?
- C’è che ti preferirei distratto, ma non è ciò che devi sapere…
-Ma io sono distratto! Dimentico sempre i calzini tra le pagine del “Malleus maleficarum” lo sai…
- Eh, fosse quella la distrazione… A te si può parlare mentre stai mangiando il tiramisù della nonna Pina e memorizzi le sillabe, fossi scema…
- Ma allora la questione non è che io sappia o ignori, ma che io capisca senza parere, insomma il problema è che non sono adatto a sapere, perché so già?
-E bravo…
- Beh, ma i dati che vorresti ora farmi sapere non li ho…
- Li capti
- Ma niente affatto. Tu mi sopravvaluti, al solito…
- Veramente no, ma ti piace crederlo
- Cosa hai da farmi sapere?
- Niente, appunto. Dimmelo tu.
- Non penso mai a ciò che non so, ho troppe cose a cui pensare, anche questo sai..
- Ma ti interessa sapere ciò che non sai?
- Me lo dici allora? Non ti sembro abbastanza tutto-orecchi?
- Sei curioso?
- ….
- Se ti dico che ho speso mille euro per quelle scarpe che ti piacevano?
- È il dato?
- È il dato.
- Erano tanto belle, sì, ma non ci credo
- Non credi che io possa fare una simile follia, vero?
- Ora sei tu che fai la complice, ricorda che sono tutto-orecchi
- Scusa, hai ragione…
- Comunque non ci credo, ho visto sì una volta a Ginevra in una vetrina un paio di scarpe in piumino giallo, forse in pelo di pulcino, costavano più di mille euro, quindi esistono, ma tu non sei andata a Ginevra, altrimenti l’avrei saputo.
- Quindi non credi che io abbia potuto comprarle solo perché sai che non sono andata a Ginevra, non perché io non avrei mai potuto spendere quella cifra… Mi hai stancato tutto-orecchi, mettici del tuo…
- Tu non compreresti un paio di scarpe da mille euro, contenta?
- Ma non è questo che dovevo farti sapere…
- Eh, lo sapevo già
- Non con le orecchie
- Non con le orecchie.

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